“Due non è il doppio, ma il contrario di uno” (E. De Luca)
Che sorpresa…
quando un incontro ribalta ogni cosa.
L’irrinunciabile sfuma in dettaglio,
le priorità scivolano verso il fondo.
Al loro posto, qualcosa che prima non c’era,
o non si vedeva.
I “mai e poi mai” diventano “forse però”,
le concessioni, bocconi meno aspri.
Un tempo, lo spazio era pieno di me,
ora è più stretto, ma c’è un bel tepore.
Che paura…!
Niente sembra più nel posto di prima…
Il posto di quando ero “solo io”.
E se dire “non sono più solo io”,
volesse dire “non sono più io”?
O se invece ci prendessi gusto,
e voltandomi non ti trovassi più?
L’incontro è una vertigine che meraviglia e spaventa, cambia i riferimenti, per un attimo fa sbandare.
Ma la vertigine accompagna solo chi osa salire. L’alternativa è restare giù, in basso, nel luogo sicuro e desolato del “sono solo io”.